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lunedì 3 novembre 2014

Bedsurfing, concorrente del couchsurfing in tempi di crisi?

Probabilmente qualcuno di voi conoscerà il fenomeno del couchsurfing. Non è nient'altro che una rete (qua il sito ufficiale dove potete iscrivervi) dove la fiducia fa da padrone, e si offre un servizio tra privati di ospitalità in giro per il mondo, si può viaggiare "pernottando" economicamente, e soprattutto è un occasione di scambio culturale e umano molto interessante.
Farò sicuramente un articolo in merito in futuro, avendo anche vissuto l'esperienza del couchsurfer in prima persona.

Ma il gossip del momento, la parola che rimbalza in queste ore nella rete, è quella del bedsurfing.
Già dal nome si intuisce la differenza delle due tipologie di ospitalità.
Couch significa divano. L'ospitante "offre un divano" al viaggiatore per dormire. Bed significa letto. 
Condividere il letto con l'ospite, in pratica.
Ospitalità in cambio di "favori sessuali"?

Detto così suona un po' brutto forse, vediamo nel dettaglio da dove è partito tutto questo tam-tam di internet.




Una ragazza cinese di 19 anni, direttamente da Shangai, chiamata Ju Peng, ha inventato un sistema per viaggiare low cost risparmiando un bel po' di spese.
C'è da dire che personalmente non so quanto lo abbia inventato lei, di sicuro però ha avuto e sta avendo un bel po' di notorietà.


Ju Peng ha pubblicato qualche giorno fa un annuncio su Weibo.com, sito simile a Twitter e Facebook, molto famoso in Cina, in cui si dichiara intenzionata a viaggiare e visitare la parte ovest della sua Nazione e che, vista la mancanza di soldi sufficienti per realizzare il suo sogno di viaggiare, è in cerca di qualcuno che la ospiti come temporaneo partner, fidanzato
Il ragazzo ospitante, oltre a darle vitto e alloggio, come ogni buon ragazzo farebbe ovviamente con la propria Lei, dovrà farle da guida per la città, e mostrarsi generoso addirittura con regalini. 
In cambio lei si improvviserà fidanzata per qualche giorno, offrendo in primo luogo buon sesso, oltre a mille attenzioni e insomma, fingerà di essere vostra ragazza davvero. 
Un servizio (principalmente sesso, ma direi non solo) in cambio di un altro servizio (ospitalità, ma non solo, molto di più direi).
La notizia è partita dal Mirror ed è passata tutt'altro che inosservata, diffondendosi molto rapidamente sul web. In poche ore, il post è stato condiviso e riportato su giornali e quotidiani in tutto il mondo oltre che ovviamente in Cina da dove è partito il tutto.

https://rover.ebay.com/rover/1/724-53478-19255-0/1?icep_id=114&ipn=icep&toolid=20004&campid=5337998561&mpre=http%3A%2F%2Fwww.ebay.it%2Fitm%2FBioaqua-Maschera-Nera-Viso-Rimuove-Punti-Neri-Acne-Remove-Black-head-Mask-60g-%2F162589410811%3F


Come in ogni notizia che riguardi il sesso, e il suo utilizzo come merce di scambio, o simili, anche stavolta s'è scatenata una forte discussione, dure critiche, così come commenti di stima e ammirazione. C'è chi è già pronto, infatti, a fare altrettanto, vedendola come un segno di emancipazione, una sorta di bedsurfing utilizzato come libertà sessuale per realizzare i propri sogni con pochissimi mezzi. Con sé stessi e nient'altro.

Ju Peng sostiene di aver già viaggiato prima con lo stesso sistema, giustificando la sua proposta come innocente, low cost, e che non fa del male a nessuno, non chiede soldi in cambio, ma effettivamente pretende solo "favori in natura". 
Ma non tutti potranno ospitare la cinesina Ju Peng: il ragazzo in questione dovrà essere alto più almeno un metro e 75 centimetri, bello, con una buona posizione sociale, e non dovrà avere più di 30 anni. In pratica quindi, non il primo che passa, sarà lei a scegliere tra i vari candidati.
Questa selezione, secondo il parere di chi scrive, differenzia ancor di più la richiesta da chi commentando aspramente e criticando la definisce "una poco di buono" come tante altre.
Non concedendosi a chiunque, si può dire che la sua richiesta va a porsi in una specie di zona grigia dei siti di dating (incontri) online, con una casistica circostanziata al viaggiare. Potrebbe veramente nascere qualcosa di simile su internet.

“Non devo assolutamente vergognarmi di questo. Lo considero come fare l’autostop in maniera diversa” ha detto la ragazza. I giovani pretendenti hanno riempito il suo annuncio di entusiasti commenti, inserendo tutti i coloro contatti virtuali e cellulari, non solo dalla Cina, ma da un po' ogni parte del mondo.
Circolano anche già delle voci su internet che la ragazza in questione non esista, e sia tutto un trucco per lanciare un nuovo sito di incontri made in China, con situazioni simili appunto (ma non solo) alla notizia oggetto dello scandalo. 
Che sia vero o no, ne sentiremo parlare per un bel po' credo, anche se ritengo che, come ogni viaggiatore membro della comunità couch surfing dovrebbe sapere, il sesso e l'amore possono nascere all'improvviso ed è un'esperienza bellissima, quando si è in viaggio, ma le forzature a lungo andare non fanno mai bene.

Vedremo se potrà nascere qualcosa di vero, qualche sistema o chiamiamolo come vogliamo, che connetta queste diverse esigenze di viaggio e scambio interculturale e non solo.

1 commento:

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